Liturgia della Parola – 3 novembre 2024
Trentunesima domenica del Tempo Ordinario – B
1. Dal libro del Deuteronomio (6,2-6)
2. Salmo responsoriale (Sal 17). Rit.: Ti amo, Signore, mia forza.
3. Dalla lettera agli Ebrei (7,23-28)
4. Dal vangelo secondo Marco (12,28-34)
N.B. Per leggere il testo delle letture puoi cliccare sul link a fianco Bibbia CEI e cercare i testi biblici.
… un contributo per riflettere e pregare
La liturgia della Parola di questa domenica pone al centro della riflessione di ognuno i due comandamenti principali: l’amore verso Dio e l’amore verso il prossimo. Il primo è preso dal libro del Deuteronomio 6,4-5 mentre il secondo dal libro del Levitico 19,18.
La prima lettura odierna riporta la famosa preghiera ebraica dello shema Israel (lae_r”f.yI [m;Þv.), Ascolta Israele, che rivela la fede nell’unico Dio che è grande perché salvatore in un atteggiamento fondamentale, quello dell’ascolto.
Il Vangelo presenta lo stesso comandamento ampliato da quello dell’amore del prossimo in un contesto particolare: il dialogo fra uno scriba e Gesù. Si tratta di un incontro sereno, di chi vuole ascoltare dal Maestro e non, come avviene in altri casi, interrogare e mettere alla prova Gesù stesso.
In altri contesti, come in Luca 10,25 e Mt 22,35, scribi e farisei sono avversari, in Marco lo scriba è uditore e si mette con umiltà alla scuola di Gesù.
Ancora oggi c’è bisogno di mettersi con umiltà alla scuola di Gesù per riconoscere in lui coloro che vanno amati e il Dio da ascoltare e riconoscere come Signore della nostra vita.
Così possiamo dire con il salmista: «Ti amo, Signore, mia forza».