Il Mondo della Bibbia

Benvenuto!

Il sito sulla Bibbia è un invito alla conoscenza di un mondo spesso sconosciuto.

La conoscenza di questo libro tanto caro a credenti e a molti non credenti ha in sé un tesoro che non può essere dimenticato e per questo l’invito è quello di prendere il testo e leggerlo.

Il presente sito si propone di essere una semplice guida con dei suggerimenti che possono agevolare il percorso di conoscenza del testo sacro caro ad ebrei e cristiani.

Iniziamo

Introduzione generale alla Bibbia

            Quando parliamo di Bibbia dobbiamo sempre tenere presente che questa è una parte della fede cristiana cattolica. Questa, infatti, si fonda sui tre cardini che sono: la Bibbia, la Tradizione ed il Magistero. Questo è importante perché non cadiamo mai nel-l’assolutizzare o l’uno o l’altro. Se la Bibbia è il punto fermo di riferimento, il magistero è colui che ne dà una corretta interpretazione per trarne sempre nuova forza alla luce di quanto la comunità cristiana ha vissuto e consegnato alla storia.

Dunque: Bibbia – Tradizione – Magistero.

I termini Bibbia, Antico, Nuovo e Testamento[1]

            Il termine “Bibbia” deriva dal sostantivo plurale neutro greco ta biblia che significa i libri; attraverso il termine latino (Biblia sacra) la parola greca è passata in italiano diventando singolare femminile: la Bibbia.

Come dice il sostantivo greco, la Bibbia è una piccola biblioteca, un insieme di libri diversi tra loro, riuniti in due ampie raccolte: Antico e Nuovo Testamento, (abbreviati in AT e NT).  Antico e Nuovo sembrano esprimere una contrapposizione, quasi che la prima raccolta venga sostituita dalla seconda, ma cosi non è e vedremo in seguito il perché.

Il termine “testamento” deriva dal latino (testamentum) e designa, come in italiano, sia il testo con le ultime volontà, sia il contenuto materiale e spirituale del testatore. Questo secondo significato, con molta probabilità, si ricollega (nella mente del traduttore) al termine specifico ebraico berìth, che significa “patto, alleanza”, che rappresenta un termine importante e specifico per la Bibbia ebraica, in quanto riesce ad esprime bene il contenuto globale dell’Antico Testamento.

La Bibbia, quindi, è un insieme di libri che testimonia l’eredità lasciata a noi attraverso gli Apostoli,  ai primi discepoli e ai loro successori nella Chiesa.

La Bibbia viene detta anche La Parola di Dio, o La Scrittura, o Le Scritture, oppure Le sacre Scritture. Tutte queste diciture vogliono indicare ciò che il Concilio Vaticano II afferma nella Costituzione Dei Verbum al n. 7:

Dio, con somma benignità, dispose che quanto egli aveva rivelato per la salvezza di tutte le genti, rimanesse per sempre integro e venisse trasmesso a tutte le generazioni. Perciò Cristo Signore, nel quale trova compimento tutta intera la Rivelazione di Dio altissimo, ordinò agli apostoli che l’Evangelo, prima promesso per mezzo dei profeti e da lui adempiuto e promulgato di persona venisse da loro predicato a tutti come la fonte di ogni verità salutare e di ogni regola morale (8), comunicando così ad essi i doni divini. Ciò venne fedelmente eseguito, tanto dagli apostoli, i quali nella predicazione orale, con gli esempi e le istituzioni trasmisero sia ciò che avevano ricevuto dalla bocca del Cristo vivendo con lui e guardandolo agire, sia ciò che avevano imparato dai suggerimenti dello spirito Santo, quanto da quegli apostoli e da uomini a loro cerchia, i quali, per ispirazione dello Spirito Santo, misero per scritto il messaggio della salvezza (9).

[1] Cf per questa parte Galvagno G., Per conoscere l’Antico Testamento, San Paolo 2010, 5-6.

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