Amos

Amos era un pastore della città di Tekoa, circa 9 Km da Betlemme, vicino al deserto di Giuda (1,1).
Dalla sua controversia con Amasia (7,10-15), sacerdote di Betel, Amos dice chiaramente di non essere un profeta di professione, né di provenire da una famiglia di profeti. IL Signore stesso lo ha chiamato e lo ha inviato a predicare al Regno del Nord.
Il tempo storico è quello del regno di Ozia (sud) e Geroboamo II (nord). Entrambi i re hanno regnato tra il 780 e il 740 a.C. Il regno del Nord stava vivendo una situazione politica felice (l’Assiria e l’Egitto si erano indeboliti) ed economicamente prospera. C’è un’altra indicazione importante in 1,1 “due anni prima del terremoto” (che sembra essere confermato dagli scavi archeologici di Cazor).
In questo contesto Amos viene inviato al Nord a predicare e la sua predicazione crea scandalo perché critica la mancanza di giustizia verso il popolo in particolare verso i più bisognosi.
Il libro si può dividere come segue:

  1. Introduzione: 1,1-2
  2. Oracoli contro i popoli: 1,3-2,16
  3. Tre parole rivolte contro Israele: 3,1; 4,1; 5,1
  4. Le cinque visioni: 7,1-9,10
  5. Conclusione: 9,11-15 

Il suo messaggio si concentra sulla denuncia dell’ingiustizia. Tale denuncia è rivolta contro Giuda e gli altri popoli stranieri (cfr. 1,3-2,3). Ma è soprattutto contro Israele che Amos sferra la sua accusa in quanto Israele ha coperto con la pratica cultuale un gran numero di misfatti.

Per una introduzione si veda Bibbia di Gerusalemme, editio princeps del 2008, 1690.