La Bibbia di cui disponiamo oggi è composta da 73 libri dei quali 46 formano la prima parte, l’Antico Testamento, e 27 libri racchiudono il Nuovo Testamento.
Questa composizione del testo sacro non è stata così ovvia, ma è stata in passato, almeno fino al Concilio di Trento (1545 – 1563), oggetto di discussioni e, purtroppo, anche di divisioni.
La parola canone deriva della lingua greca e significa metro, misura, regola, norma (cf Gal 6,15-16). Questo termine nei primi tre secoli della storia della chiesa indicava la regola della fede e della verità che indicava il modo di vita del cristiano. Solo successivamente (Concilio di Laodicea, 350 d.C.) si comincia a fissare i libri che sono da ritenere canonici. Particolare menzione merita l’opera di S.Agostino, De doctrina cristiana, dove l’autore menziona il canone delle scritture esattamente come poi è stato recepito dal Concilio di Firenze (1441) e poi dal Concilio di Trento (1546).
Il canone ebraico comprende solo la prima parte della Bibbia. Esso è composto da 39 libri (o 22 se raggruppati insieme come ad esempio Samuele, Re, Cronache). La testimonianza più antica del canone ebraico è presente nel libro del Siracide (130 a.C.) che nel prologo (1.7-9.24-25) indica la divisione in 3 parti. Gli ebrei ancora oggi usano l’acronimo TeNaK: Torah (legge – istruzione), Nebiim (profeti, anteriori e posteriori) e Qetubim (altri scritti). Ecco il canone ebraico:
1 – Torah (Insegnamento, Legge)
Genesi Esodo Levitico Numeri Deuteronomio
2 – Nebiim (Profeti)
Anteriori: Giosué Giudici Samuele (1 e 2 uniti insieme) Re (1 e 2 uniti insieme)
Posteriori: Isaia Geremia Ezechiele “I dodici profeti minori” [Osea, Gioele, Amos, Abdia, Giona, Michea, Nahum, Abacuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria, Malachia]
3 – Ketuvim (Gli altri scritti)
Salmi (inni) Giobbe Proverbi Rut Cantico dei Cantici Qohelet (Ecclesiaste) Lamentazioni
Ester Daniele (eccetto i cc. 13-14 perché scritti in greco) Esdra – Neemia 1 e 2 Cronache
Nella Bibbia ebraica nono sono riconosciuti come canonici alcuni libri di cui si è persa la versione originaria ebraica o perché scritti solamente in greco. Questi sono: Sapienza, Siracide, Baruc 6 o lettera di Geremia, Daniele 14, Tobia, Giuditta, 1-2 Maccabei.
Il canone ebraico è seguito anche dai cristiani della Riforma che è nata con Martin Lutero.
Il canone dei cristiani cattolici: 46 libri per l’Antico Testamento e 27 per il Nuovo Testamento:
ANTICO TESTAMENTO
1 – Pentateuco (5 libri):
Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio
2 – Libri storici (16 libri):
Giosuè, Giudici, Rut, 1 e 2 Samuele, 1 e 2 Re, 1 e 2 Cronache, Esdra, Neemia, Tobia, Giuditta, Ester, 1 e 2 Maccabei.
3 – Libri Sapienziali (7 libri):
Giobbe, Salmi, Proverbi, Qohelet (Ecclesiaste), Cantico dei Cantici, Sapienza, Siracide (Ecclesiastico).
4 – Libri Profetici (18 libri):
Isaia, Geremia, Lamentazioni, Baruc, Ezechiele, Daniele, Osea, Gioele, Amos, Abdia, Giona, Michea, Nahum, Abacuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria, Malachia.
I testi di Tobia, Giuditta, Ester (10,4-16,24), Daniele (cc 13-14), 1 e 2 Maccabei, Baruc (Ger 6), Siracide e Sapienza sono chiamati deuterocanonici a seguito di una definizione, in realtà poco felice di Sisto di Siena (1569) che ha introdotto la terminologia di libri protocanonici (per indicare i libri accettati nel canone senza nessuna discussione) e deuterocanonici (per i testi sui quali si è discusso prima di includerli nel canone).
NUOVO TESTAMENTO
I 4 Vangeli, Atti degli apostoli, 13 lettere di San Paolo, Lettera agli ebrei, 1 lettera di San Giacomo, 2 lettere di San Pietro, 3 lettere di San Giovanni, Lettera di San Giuda, Libro dell’Apocalisse.
Breve riferimento bibliografico:
Sulla formazione del canone ebraico e cristiano si può vedere il documento della Pontificia Commissione Biblica, Il popolo ebraico e le sue sacre scritture nella Bibbia cristiana, LEV 2001, pp. 40-45 (nn. 16-18).