I libri delle Cronache (29 capitoli il primo e 36 il secondo)
Originariamente questi due testi facevano parte della stessa raccolta insieme ai libri di Esdra e Neemia.
I libri delle Cronache riproducono la storia di Israele già narrata nei libri dei Re. Nella versione della Bibbia greca detta dei Settanta (LXX) questi due testi vengono chiamati Paralipomeni, cioè testi che aggiungono notizie omesse. Probabilmente furono scritti intorno al 300 a. C. In questi due libri la storia è fortemente idealizzata (Davide e Salomone) in cui regna la speranza di un regno completamente trasformato. Il centro di tutto non è il Re Davide ma il figlio Salomone. Il popolo non è tanto quello storico quanto la comunità religiosa ideale. Il Re perde la sua fisionomia storica per diventare il Re-Messia (confrontate 1Re 1-11 e 1Cro 28-29 e 2 Cro 1-9: da questi passi si vede il diverso interesse teologico degli autori).
L’attenzione dell’autore, probabilmente un levita di Gerusalemme, centra la sua esposizione sul culto e quindi il clero ed il Tempio attorno ai quali ruota tutta la narrazione.
Riferimento bibliografico
Per un approfondimento su questi testi si veda l’introduzione della Bibbia di Gerusalemme nella versione per lo studio e l’approfondimento alle pagine 757-759 che riporta l’ultima traduzione dei testi del 2008.